IL NUOVO ATTORE
Attorno alla rivista “Quaderni di Teatro Carcere”.
Con un focus sul Teatro dei Venti 
A cura di: Cristina Valenti

Martedì 26 aprile, ore 17.00 presso DAMSLab | La Soffitta – UniBo Piazzetta P. P. Pasolini, 5/b, Bologna.

In collaborazione con: Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, Teatro dei Venti
Nell’ambito del progetto Soffitta 2022-24: Bologna crocevia di culture

La condizione di ingenuità, immediatezza, assenza di artifici e cliché ha ispirato generazioni di registi che nel teatro dei non professionisti hanno riposto la visione di una ritrovata infanzia dell’esperienza scenica. A questa tradizione si connettono le esperienze attuali che hanno individuato nel «teatro delle persone» la possibilità di rigenerare il rapporto arte-vita. Interagendo con la scena sociale (in carcere, nei contesti di disabilità fisica o psichica, nelle aree marginalizzate, nei progetti partecipativi con cittadini e stranieri) la vita delle persone è entrata prepotentemente sulla scena teatrale introducendo una diversa dimensione dell’essere attore, in termini di linguaggio espressivo e presenza scenica.

Il profilo dell’attore non professionista è sensibilmente mutato, nel corso del terzo millennio, in relazione alla continuità e stabilità di esperienze che vantano in alcuni casi una durata più che decennale. A partire dalle attitudini ingenue dei non attori, i registi hanno saputo affinarne le competenze professionali e l’addestramento teatrale, senza produrre per questo alcun tipo di normalizzazione o adeguamento ai canoni. «Lavorando con i non attori si sono formati nuovi attori e nuove professionalità», come si legge nello studio che apre il dossier monografico dell’ultimo numero della rivista “Quaderni di Teatro Carcere”, dedicato proprio all’arte scenica e alla condizione professionale del nuovo attore, indagato attraverso contributi di studiosi e testimonianze di registi attivi anche al di fuori dell’ambito carcerario.

In apertura della giornata (h 17) ne parleranno la direttrice della rivista, Cristina Valenti, e gli studiosi dell’Università di Bologna Laura Mariani e Fabio Acca, con la dottoranda di ricerca Valeria Venturelli e con i registi Stefano Tè (Teatro dei Venti di Modena) e Paolo Billi (Teatro del Pratello di Bologna, direttore del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, promotore della rivista).

A seguire, un focus sul lavoro del Teatro dei Venti di Modena, una delle realtà del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, che opera all’interno degli Istituti di Modena e Castelfranco Emilia.

Il reading “Tiresia: un estratto da Odissea Radio Live” (h 18) presenta un momento del radiodramma prodotto dal Teatro dei Venti e andato in onda su Cosmic Fringe Radio nel 2021. In scena l’attore detenuto Aymen affiancato da Massimo Don (assistente alla regia di Odissea e conduttore dei percorsi formativi in Carcere, nonché del progetto Odissea Radio).

A seguire, il film ODISSEA WEB (h 18.15), realizzato da Raffaele Manco e Stefano Tè, che documenta le prove da remoto con gli attori del Carcere di Modena e del Carcere di Castelfranco Emilia in tempo di lockdown, in vista della preparazione dello spettacolo Odissea, che ha debuttato in una prima versione itinerante tra le Carceri di Modena e Castelfranco Emilia nel 2021 e proseguirà con una nuova tappa dal 3 al 7 maggio 2022 all’interno della Casa di reclusione di Castelfranco Emilia nell’ambito di Trasparenze Festival.

Diretta streaming dell’incontro: https://www.facebook.com/damslab.lasoffitta

INGRESSO GRATUITO
Per partecipare in presenza sono obbligatori il possesso della Certificazione verde Covid-19 (Green Pass Rafforzato), l’utilizzo della mascherina FFP2 e la prenotazione on line (VAI AL FORM)

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