29 maggio 2013 – Presentata in commissione la relazione sulla situazione penitenziaria in Emilia-Romagna, anno 2012

Le commissioni regionali Politiche per la Salute e Politiche Sociali e Statuto e Regolamento, convocate in maniera congiunta hanno discusso la  “Relazione sulla situazione penitenziaria in Emilia-Romagna, per l’anno 2012, ai sensi dell’art. 9 della Legge regionale 19 febbraio 2008 n. 3”.

Si tratta di un documento presentato ogni anno dalla giunta regionale che contiene una fotografia della situazione all’interno degli istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna. Il primo dato che balza agli occhi è quello relativo al sovraffollamento. Gli alti indici di affollamento delle carceri emiliano-romagnole stanno calando e si stanno progressivamente allienando alla media nazionale.

Alcuni dati al 31/12/2012
in Emilia-Romagna si è passati dai 4.000 detenuti presenti al 31.12.2011 ai 3.469 al 31.12.2012. Il sovraffollamento, che nella nostra regione in passato era molto elevato, si sta sempre maggiormente allineando alla media nazionale (144,8 presenze su 100 posti in Emilia-Romagna; 139,7 in Italia). In Emilia-Romagna, nonostante si registri un calo rispetto agli ultimi due anni di circa 1,4 punti percentuali, la presenza di stranieri negli Istituti penitenziari rimane alta, rappresentando il 51,2% della popolazione carceraria (erano il 52,6% al 31.12.2009.

In Emilia-Romagna il 75% dei detenuti ha meno di 45 anni. Meno del 50% dei detenuti ha una relazione affettiva in corso o ha dei figli.  Oltre il 70% dei detenuti ha a disposizione un titolo di studio non superiore alla licenza di scuola media.

I problemi principali
Il sovraffollamento, l’alto tasso di popolazione detenuta in custodia cautelare (oltre il 39%), l’alta presenza di detenuti stranieri  e di tossicodipendenti sono i problemi principali delle carceri italiane evidenziati anche dalla recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

I punti di forza
Nella relazioni sono evidenziati alcuni punti di forza del sistema Emilia-Romagna: le relazioni sviluppate con il mondo del volontariato per dare sostegno ai detenuti, i contributi erogati dalla Regione agli Enti Locali per favorire il renserimento sociale, il sostegno ai progetti per dare lavoro ai detenuti sia in carcere che fuori, i rapporti con gli organi territoriali del ministero della Giustizia per superare alcune criticità, in particolare per i detenuti minorenni.

.Doc – Sintesi della relazione sulla situazione penitenziaria in Emilia-Romagna

* dal Sito ER – Sociale

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