Ogni racconto comincia da una pagina bianca, dal silenzio che precede l’inizio, da uno spazio vuoto che aspetta solo di essere attraversato. Anche un campo di battaglia appare tranquillo prima dello scontro, è percorso da una tensione impalpabile, ma non reca i segni della lotta che sarà.

È iniziata ieri, lunedì 16 febbraio la residenza del Teatro dei Venti alla Corte Ospitale di Rubiera per “Angeli e Demoni”, lo studio sulla Gerusalemme Liberata che la compagnia presenterà al pubblico sabato 21 febbraio. Il lavoro nasce nell’ambito di un progetto del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna che coinvolge diversi istituti penitenziari della regione sul poema del Tasso, scelto come opera guida dell’attività 2014-2015.

Per tutta la settimana una piccola comunità in cui interagiscono insieme detenuti delle carceri di Modena e di Castelfranco Emilia, attori del Teatro dei Venti, alcuni allievi-attori della compagnia e un gruppo di studenti dell’Istituto Spallanzani di Castelfranco Emilia, abiterà creativamente gli spazi della Corte Ospitale e del Teatro Herberia sviluppando un lavoro già avviato in una prima tappa nel novembre 2014.

Un’opera di cinquecento anni fa per parlare del presente, facciamo tabula rasa, sgomberiamo il campo di battaglia e cominciamo il nostro racconto. Uno spazio vuoto e silenzioso e la pratica quotidiana del teatro.

 

 

 

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